Se hai un sogno, inseguilo.
La paura è uno stato mentale che ha sempre bloccato l’evoluzione di qualsiasi tipo.
Se effettuiamo una ricerca sull’enciclopedia on-line Treccani della parola sogno, troviamo scritto:
<< Sogno: Attività mentale che si svolge durante il sonno, a carattere involontario e non intenzionale; si esprime prevalentemente con immagini visive, spesso a carattere molto vivido. >>
Quindi, secondo un’interpretazione comune, il sogno avviene in una fase di sonno ossia in un momento in cui non si ha la percezione della realtà che ci circonda.
Ma siamo proprio sicuri di questa definizione?
La parola sogno viene comunemente impiegata nella lingua parlata anche per individuare un progetto creato attraverso la pura immaginazione dell'individuo.
Quindi, per un’associazione di idee, possiamo considerare il sogno anche pura immaginazione. Ossia, l'immaginazione di una realtà che si ha davanti a sé e che è diversa da quella che tutti normalmente vedono.
Pensate a Meucci che sognava di far parlare due persone a migliaia di chilometri di distanza tra di loro con una semplice scatola e due fili o a Edison che sognava di entrare in una stanza e accendere la luce con un interruttore.
Non è stata necessaria tanta immaginazione per sognare? Sì, tantissima.
Quanti di voi hanno un sogno?
Ognuno di noi sogna. Ognuno di noi ha un progetto e vede una realtà diversa che gli altri non possono percepire.
Qual è la differenza tra un sogno e un progetto realizzato? Che differenza c’è tra, ad esempio, Walt Disney, John Nash e Mario Rossi?
La differenza è da ricercare nella perseveranza di raggiungere l’obiettivo al costo del proprio sacrificio.
Mentre tutti spegnevano la luce del proprio tavolo da disegno, Walt Disney creò Topolino.
Mentre tutti i dottorandi uscivano dai plessi universitari, John Nash trovò un nuovo equilibrio all’interno della teoria dei giochi.
Mentre questi due grandi Personaggi hanno raggiunto i loro obiettivi, Mario dov’era?
Sicuramente a giocare a bocce sulla neve del Sahara.
Quindi, l’impegno fino al sacrificio di se stesso è alla base per far vedere a tutti il proprio sogno.
Perché molti non conoscono la perseveranza?
Quando si vede qualcosa che gli altri non possono neanche immaginare, la prima cosa che si prova è un senso quasi di estasi che viene dall’adrenalina corporale e questa adrenalina ci fa sentire una forza mai provata prima.
Perché poi molte volte tutto sfuma?
L’adrenalina finisce, la forza si spegne e il linguaggio comune ti impone di identificare ciò che avevi visto diverso dagli altri con la frase: un sogno nel cassetto.
Il principale nemico della perseveranza è la paura. La paura di fallire, la paura che gli altri avevano ragione e che tu avevi visto effettivamente qualcosa di impossibile, la paura di rimanere solo, la paura di non farcela.
La paura è pura immaginazione come i sogni e questi, avendo la medesima forza concettiva, si autoannullano. Tu immagini di fallire, ma ancora non è successo.
Tu immagini che gli altri avevano ragione ma, ti svelo un segreto, gli altri ancora non sanno neanche chi sei e di te, onestamente, non gliene frega nulla.
Tu immagini di non farcela ma non puoi ancora saperlo. E come se al via di partenza, già sappiamo chi vinca e chi perda la maratona. Bisogna prima far partire i partecipanti e poi alla fine si vede chi vince.
Sapete come si vince la Paura? La paura si vince con la follia.
Steve Jobs disse un giorno: <<Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, poi lo cambiano veramente>>
Quando vidi davanti a me Verdurazon.it nella mia Terra di Pachino, avevo due possibilità di scelta… Io ho scelto di realizzare il mio sogno!
Gianfranco Di Fede, Fondatore
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Sei un grande essere !!!